Una miniera per estrarre il (di)segno dei ricordi
Francesca Selvaggio Bottacin
Arrivando sull’intimo pianerottolo di accesso al piano nobile di Palazzo Bomben (sede della mostra antologica dedicata a Safet Zec), da cui si accede alla prima sala, lo sguardo dello spettatore veniva trattenuto da una figura maestosa, e costretto dal proprio naturale istinto a esplorare la splendida chioma d’albero a china, eseguita con quell’attenzione acribica e […]