RAFFAELLA CURIEL – la moda e il disegno (prima parte)

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Con la ricerca dedicata al genio di Botticelli, Lella Curiel, la nota stilista milanese, presenta una attenta e mirata riflessione sul messaggio che l’arte del maestro fiorentino offre alla contemporaneità, trasponendolo dal linguaggio della pittura a quello della moda.

Perfettamente aderente al segno pittorico del maestro fiorentino, l’impegno creativo della Curiel si sofferma sull’uso del filato, il cui contenuto disegnativo è denunciato, come in Botticelli, da un marcato linearismo. Un linearismo connotato da una vena lirica e melancolica, quello del pittore, che scopre qui di avere anche istinto vitale, nell’incorniciare sul tessuto quegli stessi soggetti floreali tanto cari a Botticelli, quantunque di dimensioni e fogge diverse, che ora possono espandere l’ebbrezza e il profumo pieno di una fragrante Primavera.
Due discriminanti dell’arte di Botticelli: il segno linearistico del disegno, ricondotto nel tessuto, e il soggetto floreale, nell’abito. Due simboli che impongono la portata inaugurale dell’opera del fiorentino sulla creazione artistica – non si può non considerare tale quella perpetuata dalla Curiel – e che anziché estinguersi, come si sarebbe potuto credere nel guardare la raffinata, ma delicata allegoria messa in scena dal pittore, continua a fiorire rinnovata e vitale, e a dar frutti nel presente.