Spazio nero, Lucio Fontana, 1949

Milano e l’arte contemporanea – intervista a Flavio Caroli

Editoriale Marco Marinacci

MM: Quando inizia la tua esperienza nel mondo del contemporaneo milanese? FC: Ci avviamo all’anno chiave, per il mio percorso professionale, col gennaio ’74: a gennaio concorso per Assistente ordinario e incarico di insegnamento; il 14 febbraio Francesco Arcangeli, il mio maestro, muore, e io subito dopo mi trasferisco a Milano, dove comincia a diventare […]

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Pedro Cano – Christian Flores: due maestri dell’acquerello in Lombardia

Editoriale di Sarah Boglino

Giovedì 28 aprile ha inaugurato al Museo della Permanente di Milano la mostra “Teatros” dell’artista spagnolo Pedro Cano, organizzata Fundacion Pedro Cano e curata da Giorgio Pellegrini in partenariato con l’associazione La Stanza dell’Arte e in collaborazione col Centro Studi Milano ‘900. Il 27 maggio a Monza all’interno della rassegna Monza in Acquerello a cura […]

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Bernardo Bellotto e il volto nuovo dell’Europa*

Editoriale di Marco Marinacci - *Numero dedicato al Professor Giuseppe Maria Pilo nella ricorrenza del primo anniversario della sua scomparsa

Con l’ultima grande mostra dedicata a Bellotto presso l’Alte Pinakothek di Monaco, “Canaletto. Bernardo Bellotto dipinge l’Europa”¹, sembra essere ormai universalmente accolto il fatto che dal celebre vedutista del Settecento germinino due orientamenti che potremmo spingerci senza timori a definire “esistenziali”, e già pienamente appartenenti a una sensibilità di carattere contemporaneo: il primo vira verso […]

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“Farai le figure in tale atto…

Editoriale di Marco Marinacci

… il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile”. [Leonardo, Trattato sulla pittura, 1290] “Se un’invenzione artistica può connotare l’aggancio specifico e definitivo fra la consapevolezza critica della follia e studi fisiognomici, essa è identificata dalla Testa di uomo urlante di Leonardo da Vinci, […]

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Carlo Nangeroni, Pomeriggio

In ricordo di Carlo Nangeroni

Editoriale di Marco Marinacci

Quando Mauro Cappelletti, celebre fondatore del gruppo di Astrazione oggettiva, e fraterno sodale di questa strana avventura “alla ricerca dell’arte perduta”, mi ha mostrato questa raccolta di piccoli lavori su carta, regalatigli dall’amico di una vita, Carlo Nangeroni, durante i tanti anni della loro fraterna comunione, ho immediatamente percepito il senso di un mistero ineffabile… […]

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3. Vasilij Kandinskij, Primo acquerello astratto, Parigi, Musée National d'art moderne

Arte d’Oriente, Arte d’Occidente: un ponte teso nell’era della globalità

Editoriale di Flavio Caroli

Quando nel 2006 fu pubblicato “Arte d’Oriente. Arte d’Occidente” (nota 1) era ancora vivissima l’immagine delle due colossali statue dei Buddha di Bamiyan, distrutte il 12 marzo 2001 dai talebani, ai quali era affidata la memoria millenaria di civiltà perdute, ma ancora in dialogo col presente grazie a quel “pensiero in figura” che l’arte rappresenta. […]

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Annibale Carracci, La bottega del macellaio, 1585

Bologna: natura ed espressione

Editoriale di Marco Marinacci

Tra i lunghi portici e le alte torri della capitale emiliana si nasconde un genius loci giocoso e vivace, uso a sbirciare in ugual modo tra le leggere vesti femminili e sotto le pesanti tuniche dei dotti: coloro che con esclusivo sapere avevano donato il sigillo delle virtù intellettuali alla città, mentre quelle morali si […]

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Roma: il teatro della meraviglia

Editoriale di Marco Marinacci

Se il XVII secolo diventa, col Barocco, un gioco di spazio e forme, la scacchiera su cui il nuovo stile costruisce le proprie mosse è Roma. Roma, a differenza di Venezia (la quale sopravvive al proprio destino attraverso il sogno cristallizzato della sua bellezza, trasformata in maschera, sempre uguale a se stessa, quando si specchia […]

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Jacopo de Barbari, mappa di Venezia a volo d’uccello, 1500. La sopracitata veduta di Venezia venne più e più volte aggiornata per cercare di riportare sempre un'immagine fedele della città. Però ad un certo punto si sono resi conto che era impossibile riuscire a stare dietro a tutti i cambiamenti di Venezia e decisero di far ritornare tutto alla versione originaria. Ma... si sono scordati di togliere l'angelo posto sulla cuspide del campanile di San Marco, quindi miracolosamente su Venezia aleggia un angelo.

Venezia e la pittura, la stratigrafia del segno

Editoriale di Marco Marinacci

“Venezia è un pesce”, recita il titolo di un libro che ne decanta gli incanti attraverso lo sguardo di un suo appassionato cittadino (1), e, come tale, si divincola, sfugge agli occhi rapaci del visitatore, inabissandosi in un labirinto che assume forma di calli, fondaci, canali e interi sestieri. C’era una volta Venezia, verrebbe da dire, […]

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Leonardo, Foglio di Weimar

La città del Genio. Leonardo a Milano

Editoriale Marco Marinacci

Se l’evento principe che segna in ambito artistico il XVI secolo è l’emergere del Genio, la città che ne documenta la crescita e la maturità non è più Firenze, ma Milano.¹ I prodromi di questa “categoria critica”, più che nei Divin fanciulli – come Masaccio nel ‘400, ora Raffaello, e molti altri nei secoli che […]

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Bernardo Bellotto Piazza della Signoria, Firenze, 1742 ca.

Il ‘400 e la nascita dello sguardo moderno sull’ambiente

Editoriale di Marco Marinacci

Se, la radice più profonda dell’arte occidentale va rintracciata in quell’alveo culturale e immaginativo inscindibilmente collegato alla tragedia greca, sia per via diretta, sia per affiliazione indiretta (basti pensare alla storia cristiana, da cui deriva la possenza del patrimonio iconografico moderno), è nell’identificazione di quei “momenti” discreti e definiti del tempo, che la Storia dell’uomo […]

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XXI Secolo: il caleidoscopio del contemporaneo

Editoriale di Marco Marinacci

Se la prospettiva è l’idea a priori che sostiene tutta l’arte occidentale moderna, quando entra nell’orizzonte del “contemporaneo”, appena superata la curva del tempo chiamata XIX secolo, quell’idea, che appariva così matematicamente definita e imperturbabile, sembra entrare in un gioco di specchi, che, prima, la ribalta, dirigendola anziché al mondo visibile, dritta all’interiorità umana – […]

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